La spazio vuoto della piazza in cui un tempo sorgevano alcune abitazioni, tra cui casa Minucci, ha una nuova cornice che vuole contenere il ricordo della nostra storia collettiva, un ricordo, a volte, di perdita. Memento mori crea sulla pavimentazione quei vecchi confini, dando forma a un luogo perduto e agli stessi ricordi. L’opera è un nuovo dipinto per Piazza Minucci di Vittorio Veneto. La piazza costituisce il foglio bianco dove disegnare il profilo di nuove fondamenta. Il disegno è un intervento fragile, affidato allo scorrere del tempo e quindi lentamente scomparirà, nonostante abbia la potenzialità di rimanere lì per sempre.
Sarah Smolders(Anversa, 1988) riflette lungamente sui luoghi in cui ha operato. Dopo che un lavoro è finito, l’artista documenta sistematicamente il luogo, mantenendo un’immagine residuale che può essere ricollocata più volte nel suo operare. Un aspetto intrigante di questo processo creativo è la continua ri-presentazione di queste immagini “di riposo” nel presente. Nei suoi interventi in situ, una sorta di trompe l’oeil diventa visibile evocando la cristallizzazione di quello spazio, in equilibrio tra apparire e scomparire. L’esercizio concettuale della ri-presentazione dei luoghi è iniziato nel 2011, quando ha preso il via la serie infinita Studio Floor: ogni anno l’artista belga copia il pavimento del suo studio in scala uno a uno, compiendo quasi un’indagine “archeologica” delle tracce e delle macchie del suo lavoro annuale. Smolders è anche interessata all’utilizzo della vernice come materialità, concentrandosi sulle procedure chimiche di miscelazione di pittura a olio, pittura acrilica, vernice, vernice spray ecc.