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Andrey Kuzkin (Russia)
Installazione sospesa 200x300 cm - Cartello segnaletico in ferro bucato da proiettili

Gli appelli di pace non sono ancora abbastanza efficaci, la guerra fa parte della natura umana e trasforma i luoghi continuando a esistere e a stravolgere il mondo. Il cartello affisso mostra un messaggio che è l’opera stessa, rappresentando il tragico dualismo insito nell’uomo: invocare la pace passando attraverso l’orgoglio dei conflitti e degli eroi. L’opera è un segnale stradale in alluminio, installato in città sotto un arco, alla vista dei passanti. Su entrambi i lati vi è la stessa iscrizione, una in italiano l’altra in tedesco. Il cartello, trapassato dai proiettili, chiede al pubblico di cos’altro ci sia bisogno oltre l’amore, l’attenzione e la tranquillità.

Andrey Kuzkin (Mosca, 1979) è un artista russo residente a Mosca. Ha lavorato come grafico per poi dedicarsi definitivamente alla carriera di artista. Nel 2006 è diventato membro dell’Unione degli Artisti di Mosca e da allora ha partecipato a numerose mostre collettive e preparato alcune mostre personali. Artista concettuale, ha partecipato a una collettiva in Italia presso il Centro Pecci di Prato. Sue opere sono entrate a far parte della collezione permanente della galleria di Stato Tretyakov a Mosca. Famoso il suo lavoro Il fenomeno della natura, o 99 paesaggi con alberi nel quale Kuzkin, nudo, si mantiene in verticale con il capo a terra. La performance più recente si è svolta ad Amburgo, la più ostica quella in Antartide durata solo 10 minuti. In una dichiarazione sul suo lavoro, Kuzkin ha precisato che “l’idea del progetto è ricordare che un essere umano è un essere naturale, come un albero. Vivendo nelle metropoli, circondati da oggetti e accessori, stiamo dimenticando questa realtà”. Altro suo famoso happening è stato Circle-wise del 2008, in cui ha camminato in una pozza di cemento, legato a un paletto.

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