04 dicembre 2020

Il lanificio Bottoli di Vittorio Veneto inventa una nuova coperta: lana e rame per raddoppiare il potere antibatterico

Il plaid, realizzato con lana prodotta e lavorata in Italia, risulta essere morbido e caldo: sia al tatto che alla vista è impossibile notare come all'interno ci sia questo metallo. Questo perché il filamento di rame, molto sottile, è stato intrecciato con un filo di cotone.

Le proprietà antibatteriche della lana aggiunte a quelle del rame per la realizzazione di coperte in grado di aumentare la loro forza antibatterica: è questa l'ultima creazione del Lanificio Bottoli di Vittorio Veneto.

La lana utilizzata, che risulta essere totalmente naturale e senza trattamenti chimici dovuti alla tintura, ha già di per sé alcune caratteristiche antibatteriche. Durante la realizzazione delle nuove coperte però viene inserito un filamento di rame: questo particolare permette di aumentare ulteriormente la proprietà antegermica.

Lo storico lanificio, nato nel 1861, ormai uno dei pochi rimasti in tutto il territorio vittoriese, quando è nato ha preso il posto di un'antica caserma: nelle mura che circondano l'edificio è ancora possibile vedere le feritoie usate dai militari per sparare senza essere visti e nel terreno sono presenti i fori utilizzati per le aste delle bandiere.

"Le proprietà del rame di respingere i batteri erano conosciute già nell'antichità - spiega il titolare del lanificio Roberto Bottoli - e proprio per questo, vista la lotta sanitaria di questo periodo, abbiamo deciso di inserire alcuni filamenti di questo materiale nelle nostre coperte".

Il plaid, realizzato con lana prodotta e lavorata in Italia, risulta essere morbido e caldo: sia al tatto che alla vista è impossibile notare come all'interno ci sia questo metallo. Questo perché il filamento di rame, molto sottile, è stato intrecciato con un filo di cotone.

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